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Bologna: “24Bottles” la bottiglia a impatto zero

Uniche bottiglie esistenti ad emissione zero, impatto produttivo ecologico, compensato da progetti di riforestazione tramite “Reteclima”, colorate e materiale ultraleggero capace di mantenere le bevande fredde per 24 ore o calde per 12 ore. Ecco l’invenzione d’acciaio di due giovani imprenditori Matteo Melotti e Giovanni Randazzo con la creazione di “24Bottles”.

Prima della nascita di 24Bottles, chi eravate?

(Giovanni ) Eravamo semplicemente due sognatori. Il caso ha voluto che ci conoscessimo  lavorando per la stessa banca. Entrambi avevamo i nostri sogni nel cassetto e ci sentivamo davvero stretti in quell’ambiente monotono. Ovviamente, sulle prime non ci stavamo nemmeno simpatici, poi abbiamo scoperto di condividere questo senso di insoddisfazione e diverse cose in comune, tra le quali la voglia di creare qualcosa dal nulla, magari qualcosa di utile e, perché no, elegante.

Giovanni Randazzo e Matteo Melotti

Com’è nata l’idea di creare questo oggetto in acciaio?

(Matteo) L’idea della bottiglia riutilizzabile ci è venuta contemporaneamente. Durante una torrida estate al sud, entrambi ci siamo accorti di quanto la bellissima spiaggia che ci ospitava fosse piena di rifiuti e di bottiglie di plastica, tappi, sacchetti… Io ero appena tornato da un anno in Australia e là le cose spiagge sono rispettate e curate. Non a caso, tutti hanno la propria borraccia o bottiglia riutilizzabile che si portano sempre dietro. Ci siamo detti “Creiamo la nostra bottiglia!”

Oltre a creare l’oggetto, avete anche sposato l’idea di realizzare il prodotto con il più basso impatto ambientale, com’è nato questo progetto?

(Giovanni) Sì, dietro l’idea di design c’era il desiderio di fare qualcosa di nuovo, utile e soprattutto sostenibile. Quindi abbiamo deciso che per rendere davvero eco-friendly le nostre bottiglie avremmo dovuto fare il massimo per ridurre il loro impatto sul pianeta. Dopo aver appoggiato diverse iniziative green abbiamo optato per una scelta più radicale per le nostre bottiglie: azzerare del tutto il loro impatto ambientale. Perciò, grazie a Reteclima abbiamo misurato le emissioni rilasciate durante il ciclo produttivo e quello distributivo per potere poi andare a compensare tramite riforestazione e opere di rimboschimento che vanno comunque a contrastare il cosiddetto “effetto serra”.

Dopo quattro anni dalla nascita, come è il bilancio della vostra attività?

(Giovanni) Siamo molto soddisfatti! Contenti e, devo dire, sempre in crescita. Siamo riusciti a raddoppiare il fatturato l’anno scorso e quest’anno prevediamo una ulteriore crescita dell’80% circa. Siamo davvero soddisfatti perché non è stato facile. L’Italia soprattutto era un paese ostico da coinvolgere perché, come si legge almeno una volta all’anno sui giornali, è da sempre uno dei maggiori consumatori di acqua in bottiglia. Nel nord Europa, in Germania per esempio, siamo riusciti a farci notare subito e in effetti è grazie al commercio con l’estero che siamo cresciuti dall’inizio

Siete un’azienda molto dinamica e giovanile, cosa è stato determinante per ottenere il successo sia in Italia che all’estero?

(Giovanni) Abbiamo iniziato da subito a frequentare le fiere di settore, in Italia e all’estero. Dal Maison&Objet di Parigi ad Ambiente, la fiera di Francoforte. Poi puntiamo e abbiamo sempre puntato forte sui social: Instagram e Facebook su tutti. E’ importante farsi vedere e farsi conoscere, condividendo la nostra filosofia e la nostra passione in ogni post. Stiamo anche per lanciare il blog, per raccontare ancora più storie.

Avete altri progetti nel cassetto?
(Matteo) Abbiamo davvero tante idee per la testa. Sicuramente vogliamo continuare ad ampliare la gamma di bottiglie, proponendo ogni stagione qualcosa di nuovo. Stiamo portando avanti diverse collaborazioni. La recentissima partnership con Vivienne Westwood è stata una grandissima soddisfazione perché siamo riusciti a coinvolgere la regina della moda sostenibile e creare una edizione speciale di Clima Bottle che riporta il nome della sua campagna Climate Revolution.
Inoltre abbiamo in serbo diversi accessori e stiamo lavorando anche su una nuova linea di borse e zaini per la città…insomma, non ci fermiamo un attimo, siamo attivi 24ore su 24…

(Risponde Giovanni Randazzo): 

Siete giovani imprenditori, cosa vi piace mangiare?

Siamo molto affezionati ai primi piatti della tradizione italiana. Spaghetti, tagliatelle e pasta ripiena.

Siete golosi di qualcosa?

Niente in particolare. Siamo contrari agli eccessi : )

Cosa non vi piace mangiare?

Il coriandolo

Cosa vi piace bere?

Un bel bicchiere di pinot nero

Cosa non manca mai nel vostro frigorifero?

Verdure fresche di stagione, colorate e ben organizzate.

Cosa mangiate a colazione?

Ciotola di yogurt naturale con miele, un frutto fresco (fichi d’india in questo periodo), una fetta di pane con marmellata o crema di nocciola. Capita anche di finire al bar per una brioche e un cappuccino quando siamo di fretta.

Immagino che viaggerete molto per il vostro lavoro, avete dei locali che consigliate sia italiani che esteri?

A Bologna ci piace passare ogni tanto da Zoo, in Strada Maggiore, qui a Bologna. Sia per un pranzo che per una tazza di the. Di recente siamo stati a Copenaghen e ci siamo trovati molto bene da Granola e al Café Dyrehaven.

Vi piace leggere e che cosa avete letto ultimamente?

Sì, perlopiù manuali e magazine, purtroppo poca narrativa in questo periodo. Tengo sul comodino “Lungo cammino verso la libertà” l’autobiografia di Nelson Mandela.

Vi piace la musica e che genere musicale?

Musica? Sempre accesa in sottofondo. Ultimamente io (Giovanni) sto affinando l’orecchio per l’ascolto del jazz (freddo, per lo più), mentre Matteo ascolta spesso i Kings of Leon.

Indirizzo:

DESIGN24 Srl
Via Bruno Tosarelli, 284
Villanova di Castenaso (BO)

e.mail: info@24bottles.com

Sito: https://www.24bottles.com

 

Maurizio Ranucci
direttore responsabile
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